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Archive for the ‘POLITICA NAZIONALE’ Category

Al via le domande per “Resto al Sud”: Un’occasione unica per i giovani

Posted by AM su 15 gennaio 2018

Hai un’idea e vuoi avviare una nuova impresa?
Se hai tra i 18 e i 35 anni e sei residente nelle 5 regioni del Sud, il Governo con il decreto legge #Resto_al_Sud sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali con un prestito di 50 mila Euro in forma singola e fino a 200 mila Euro se la società è formata da più persone.
Il 35% del prestito è a fondo perduto mentre il restante 65% è a tasso 0 da restituire il 8 anni.
Dalle 12 di oggi Lunedî 15 gennaio, è possibile presentare le istanze alla piattaforma di Invitalia
Un patto con le nuove generazioni che hanno voglia di investire idee, creatività, lavoro e passione per la nascita di nuove imprese. Chiunque volesse qualche info e consigli, ci può contattare.
#Sud #Giovani #Opportunità
Francesco Di Gaetano

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Incontro sul Reddito di Inclusione

Posted by AM su 19 dicembre 2017

“Persone, oltre il Lavoro: il Reddito di Inclusione” È questo il titolo dell’iniziativa organizzata dal circolo PD di Vitulazio, sabato 16 dicembre alle ore 17 presso il Centro Sociale Agorà di Viale Kennedy.
All’appuntamento interverranno il Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera e Portavoce Nazionale della Comunità di Sant’Egidio, Mario Marazziti, la Senatrice casertana Lucia Esposito, il Sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo, la coordinatrice tecnica dell’ambito sociale C9 Dott.ssa Rosamaria Ramella e rappresentanti di INPS- Caritas e Banco Alimentare. A moderare il dibattito, la vice segr del Giovani Democratici Alessia Loffredo.
“Si tratta della prima misura nazionale di contrasto alla povertà voluta dal governo Renzi e sostenuta dal Governo Gentiloni. Non è un sussidio ma un pacchetto di misure personalizzate che cercherà di accompagnare i beneficiari verso l’autonomia. Non è un bonus ma una voce strutturale nel bilancio dello Stato” così il segretario del Pd Vitulazio, Francesco di Gaetano.

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Manifesto ufficiale Festa dell’Unità 2017 Vitulazio

Posted by AM su 16 settembre 2017

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Alluvione del Sannio: promuoviamo una raccolta di generi di prima necessità

Posted by AM su 24 ottobre 2015

Di fronte alle immagini e alle notizie che arrivano dalla Provincia di Benevento, duramente colpita da un’alluvione, non possiamo restare indifferenti. Acqua e fango hanno messo in ginocchio il tessuto produttivo del Sannio, distrutto strade e infrastrutture fondamentali per la quotidianità. Fin da subito è partita la macchina della solidarietà per la cui riuscita anche noi del Pd vitulazio vogliamo fare la nostra parte. Abbiamo deciso di avviare una raccolta di generi di prima necessità che saranno poi consegnati alla Caritas diocesana, che avrà il compito di smistarli nei centri del beneventano.

Punto di raccolta:
Circolo Pd vitulazio piazza Riccardo II

Giorni di raccolta:

Domenica 25 ottobre, dalle 10 alle 13.

Lunedì 26 ottobre dalle 16 alle 19

Beni richiesti: MATERIALE PER L’IGIENE PERSONALE

Bagnoschiuma max 500ml
Sapone liquido max 500ml
Borotalco
Deodorante
Schiuma da barba
Lamette
Dentifricio
Spazzolini da denti
Shampoo max 500 ml
Assorbenti
Detergente intimo
Salviette umidificate
Cotton fioc
Carta igienica

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Incontro con i candidati alle elezioni europee Pittella e Caputo. PER IL SUD PROTAGONISTA!

Posted by AM su 3 Maggio 2014

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Il 7 maggio alle ore 18.00 presso l’Auditorium del Centro Parrocchiale di Vitulazio ci sarà un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza con l’intervento del Primo Vice Presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, Nicola Caputo, Consigliere Regionale PD, candidati alle prossime elezioni Europee. E’ prevista anche la partecipazione di Francesco Nicodemo, Responsabile Nazionale Comunicazione PD. Il PD di Vitulazio ha intenzione di porre una serie di questioni, per comprendere meglio i loro programmi e le loro proposte per il rilancio del mezzogiorno. Tutte le associazioni, le istituzioni, la scuola ed in particolare i giovani sono invitati a partecipare e formulare domande; cerchiamo di capire come essere più vicini a questa Europa per cogliere le opportunità che essa offre. Basti pensare che per la prossima Programmazione Finanziaria sono stati programmati circa 100 Miliardi di euro tra Fondi Diretti e Cofinanziamenti. Con l’ultima programmazione l’Italia ha restituito, per non aver saputo utilizzare circa 20 Miliardi di euro! Noi del PD di Vitulazio vogliamo approfondire e chiedere come procedere al meglio a queste tematiche:

  1. Erasmus per i giovani imprenditori, per acquisire competenze utili all’avvio di piccole imprese in Europa.

  2. In una zona a vocazione agricola come questa quali finanziamenti, investimenti si consigliano al nostro territorio.

  3. Cosa sta facendo l’Europa per l’ambiente e cosa potranno fare i nostri candidati per salvaguardare la nostra terra, una volta Campania Felix.

  4. Alcuni partiti e movimenti lanciano dichiarazioni sull’opportunità di uscire dall’Unione Europea ed abbandonare l’Euro. Al netto degli slogan sarebbe interessante capire come stanno davvero le cose ed i vantaggi e svantaggi conseguenti a proposte così drastiche.

Questi sono alcune degli argomenti sui quali il PD di Vitulazio vuole confrontarsi. Invitiamo quindi coloro che volessero approfondire questi temi o volessero formulare altri quesiti a partecipare attivamente a questa importante occasione per la nostra cittadina e a interloquire con il Primo Vice Presidente del Parlamento Europeo.

 

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AI REFERENDUM 4 Sì!

Posted by AM su 10 giugno 2011

Gli esiti elettorali delle ultime elezioni amministrative ci mostrano una Italia che vuole voltare pagina. Il Centro Sinistra ed il Partito Democratico hanno stravinto dappertutto.

Berlusconi e il berlusconismo sono già tramontati. Auspichiamo solo che l’agonia di questo Governo non ricada ancora sugli italiani e che presto si voti per inaugurare una nuova era.

Dimostriamo che vogliamo definitivamente cambiare il nostro futuro andando a votare, perché, al contrario di quel che pensa Berlusconi, votare è utilissimo!

Ai REFERENDUM del 12 e 13 Giugno

Noi del PARTITO DEMOCRATICO andremo a votare e voteremo

4 volte Sì!!! 

Con il 1° Sì (scheda ROSSA) vogliamo che i servizi essenziali (sanità, settore dei rifiuti, acqua, protezione civile) siano gestiti dalle Amministrazioni comunali, senza le speculazioni dei privati.

Con il 2° Sì (scheda GIALLA) vogliamo che l’acqua sia garantita a tutti e non diventi merce da poter vendere e comprare. L’acqua è vita.

Con il 3° Sì (scheda GRIGIA) vogliamo che il nuovo piano nucleare del Governo sia fermato. Ciò non solo perché il popolo italiano si è già espresso contro il nucleare in un precedente referendum, ma anche per i recenti fatti del Giappone, che ci dimostrano l’inesistenza del nucleare sicuro, tanto che la Svizzera e la Germania hanno già annunciato che entro qualche anno fermeranno qualsiasi impianto nucleare sul loro territorio. Un ulteriore motivo per dire NO al nucleare è la decisione che la centrale nucleare di Sessa Aurunca è stata scelta come il deposito di scorie nucleari di tutta Italia. Già siamo la pattumiera d’Italia…

Con il 4° Sì (scheda VERDE CHIARO) vogliamo ribadire che siamo tutti uguali davanti alla Legge ed alla Giustizia, senza alcuna distinzione e senza alcun privilegio come recita l’art. 3 della Costituzione Italiana.

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LA REPUBBLICA E L’UNITÀ D’ITALIA

Posted by AM su 2 giugno 2011

Il 2 giugno, festa della Repubblica, che quest’anno cade in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia, è una data che unisce tutti gli Italiani, del Nord, del Centro e del Sud, dell’est o dell’ovest, residenti a Lampedusa o a Bergamo, in Italia o in Germania, in Canada o in Argentina, in Africa o in Australia.

Il 2 giugno si votò per un Referendum in cui si scegliesse tra Repubblica e Monarchia. La Repubblica nel cuore e nella mente della maggior parte della classe dirigente e della gente comune avrebbe dovuto dare un nuovo inizio all’Italia. Ed infatti la maggioranza degli italiani, e delle italiane dato che fino ad allora non avevano potuto votare, votò per un’Italia che si mettesse definitivamente alle spalle la Monarchia e tutto ciò che ne derivava: fascismo, guerra, miseria, morti, ecc.

La nostra speranza, il nostro augurio, è che questa data sia un nuovo punto di partenza da cui rimboccarci le maniche per il compimento del rinnovamento della REPUBBLICA italiana, a cominciare dalla piena attuazione dell’art. 1 della Costituzione:

“L’ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO”.

Dopo un secolo e mezzo di Unità, dopo 65 anni dalla nascita della Repubblica, siamo di nuovo di fronte a forze politiche che vogliono apertamente la secessione, la Lega Nord da una parte e le varie Leghe Sud o i movimenti neoborbonici dall’altra.

Senza fare alcun commento, ribadiamo solo l’art. 5 dei VALORI FONDAMENTALI della Costituzione Repubblicana:

“LA REPUBBLICA È UNA E INDIVISIBILE”.

La risposta ai falsi federalisti non può essere una secessione, né dal nord né dal sud Italia. La risposta è far sì che questa Italia superi le divisioni attraverso l’attuazione di una politica di sviluppo comune, che finalmente tutti gli Italiani possano godere non solo di un’unica lingua, un’unica cultura e un unico Stato, ma non siano discriminati davanti al progresso dei valori civili, del progresso dell’economia e del progresso della Storia. Con l’entrata in Europa in particolare non possiamo più pensare ad un’Italia spezzettata al suo interno, o che covi separazioni. Non possiamo dimenticare che l’Italia è un Paese le cui eccellenze sono apprezzate in tutto il mondo. E le eccellenze sono di tutti gli Italiani, non di una sola parte geografica.

La Repubblica ci ha permesso di entrare nel novero delle grandi nazioni, di acquisire diritti e doveri degni di un popolo civile, di allontanarci dalle miserie del fascismo e di chi aveva pensato che la dittatura fosse più giusta della Democrazia.

Un’Italia unita e democratica è un’Italia più forte, un’Italia più ricca, un Italia più civile. 

L’ITALIA UNITA È L’ITALIA MIGLIORE

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ARRIGONI E SAVIANO: ESEMPI DA SEGUIRE

Posted by AM su 19 aprile 2011

La morte di Vittorio Arrigoni, giovane attivista per la Palestina libera, ma soprattutto la polemica che ha innescato la sua barbara uccisione, ci pongono davanti ad eventi di una rilevanza tale che le divisioni politico-culturali dovrebbero essere messe in secondo piano. D’altra parte il suo appello a considerarci prima di tutto persone, umani nel vero ed unico senso della parola stessa, è il messaggio più forte che ci poteva lasciare. 

Il suo sacrificio è sicuramente un atto politico ma è lui stesso che ci vuole sottolineare come la sua scelta non sia stata dettata da ideologie del tutto astratte, quanto piuttosto da convincimenti personali e necessità umanitarie che mettono in secondo piano certe sovrastrutture calate dall’alto, attraverso politiche che contrastano apertamente il fine ultimo che dovrebbe essere alla base di ogni politica di ogni Stato nazionale e sovranazionale, cioè il miglioramento della condizione dell’uomo.

Da questo punto di vista, la sua polemica con Saviano va colta nella sua essenza, cioè non in un’accezione polemica e distruttiva ma volta al dialogo ed alla costruzione di un legame che a volte sembra impossibile da trovare. Tale polemica infatti non dev’essere strumentalizzata da una parte per screditare Arrigoni e la sua missione e dall’altra per gettare fango sul messaggio anti-camorra di Saviano. 

Molti negli ultimi giorni ci fanno notare le differenze tra Saviano e Arrigoni, come a dirci chi è migliore e chi è peggiore, in una fantomatica quanto aberrante classifica del più eroico o del più giusto.

Per superare questa inutile perdita di tempo, la vera cosa da sottolineare è ciò che accomuna queste due persone: una forte passione per le ingiustizie sociali, da una parte le vittime della camorra e dall’altra le vittime della guerra ormai ultradecennale tra lo Stato d’Israele e la Palestina; la capacità di aver saputo cogliere le vere cause di queste piaghe sociali, che si trovano principalmente nell’incapacità o addirittura nelle nefaste volontà delle politiche dei governi volte solo all’arricchimento di pochi, attraverso traffici di droga, armi ecc., e alla distruzione di molti; l’aver scontato in prima persona il prezzo delle idee che professano: Arrigoni ha pagato con la vita, mentre ci chiediamo che vita è quella di Saviano, poco più che trentenne, che ormai da qualche anno vive 24 ore su 24 con la scorta; infine, l’aver dato un esempio al mondo che la parola, il messaggio, l’attivismo sociale e politico sono la risposta più pericolosa che i criminali di tutte le specie temono, siano essi camorristi, mafiosi, politici, fondamentalisti di ogni risma, estremisti di ogni ideologia.

La loro, in definitiva, è una lotta continua ed incessante, che nel caso di Arrigoni, sicuramente continuerà oltre la sua morte, lasciandosi alle spalle le strumentalizzazioni varie di cui, anche dopo esser morto, è vittima. Ciò di cui dobbiamo far tesoro infatti sono le loro idee, i loro messaggi, le loro volontà di far capire alle persone che abbassare la testa, far finta di nulla, girarsi dall’altra parte non sono una risposta e a nulla servono contro le illegalità e le ingiustizie di ogni genere.

Più che idolatrarli dovremmo perciò prenderli ad esempio!

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Le amministrazioni di Vitulazio sono contro la camorra?

Posted by AM su 3 aprile 2011

Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera “Associazione, nomi e numeri contro le mafie”, in occasione della XVI edizione della “Giornata della memoria” delle vittime della criminalità organizzata ha sottolineato come su questo fronte le Istituzioni possono e devono fare di più, perché le mafie, va ribadito, non sono solo i killer o gli estorsori o i baby spacciatori, le mafie sono soprattutto quelle organizzazioni che riescono ad entrare nell’assetto politico-economico del Paese, ai più disparati livelli.
In questo contrasto alle mafie i politici e gli amministratori, loro per primi, devono essere al di sopra di ogni sospetto, di ogni possibile ipotesi di corruzione o di collusione o di semplice vicinanza a persone legate a clan camorristi. Loro per primi devono dare l’esempio di gestione legalitaria e trasparente del potere. Da loro dunque dobbiamo pretendere di metterci nelle condizioni ideali per costruire un futuro in cui tutte le mafie siano bandite, un futuro in cui l’economia giri non intorno alle licenze edilizie ma ad una migliore e più efficiente gestione del territorio, un futuro in cui le decisioni che incidono sulla nostra vita siano rapportate al nostro benessere e non a quello di poche organizzazioni affaristico-criminali.
Un vero sviluppo sociale ed economico infatti ci viene negato perché laddove non vi è sviluppo non vi è nemmeno il lavoro e laddove non c’è lavoro non ci sono dignità e diritti della persona.

Per una lotta efficace alla camorra ci dobbiamo chiedere perciò qual è la nostra idea di sviluppo, la nostra idea di progresso e di conseguenza di lotta alla camorra. E ciò proprio a cominciare dai nostri Comuni di residenza. A Vitulazio ad esempio il controllo del territorio da parte della camorra è subordinato al giro di soldi che la speculazione edilizia permette. Dunque sarebbe utile fare una seria riflessione sulla politica edilizia delle ultime amministrazioni, che hanno permesso un’espansione quantomeno eccessiva rispetto ai reali bisogni della popolazione, sulla disastrosa gestione del ciclo dei rifiuti e sulla incapacità di iniziare una seria raccolta differenziata, che è l’unica misura che contrasterebbe realmente gli interessi economici della camorra che sono dietro al Consorzio Unico dei rifiuti.

La società civile deve opporsi alla gestione clientelare, affarista e camorrista delle risorse del territorio. Dev’essere al fianco di chi le mafie le combatte, i Peppino Impastato, i Giancarlo Siani, i don Peppino Diana, i Falcone o i Borsellino, gli Angelo Vassallo, e non al fianco delle persone che con le mafie fanno affari o ci convivono come se fosse normale.

Sì ai diritti, no all’omertà! Sì alla buona politica, no alla corruzione e alla collusione! Sì alla società civile, no alle mafie!!

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PD campano: il futuro dopo i commissariamenti

Posted by AM su 4 febbraio 2011

Lo spettacolo indecente che ci stanno riservando le vicende private e pubbliche di Berlusconi rendono una cattiva ed ingenerosa immagine della Politica e dei politici. In questo clima, per evitare un forte astensionismo, il Partito Democratico si deve mostrare unito e compatto attorno ad alcuni temi principali, che sono il lavoro, il territorio, la scuola e l’università, il fisco e la giustizia. Invece questo Partito Democratico nonostante poi abbia delle reali alternative da proporre, non sembra guidato da un unico leader ampiamente riconosciuto, così da far scemare anche le proposte e le battaglie che quotidianamente si mettono in campo per superare Berlusconi e il berlusconismo.

Le lotte intestine, le correnti, i gruppi di potere sono presenti dappertutto, magari con nomi diversi, ma non per questo devono monopolizzare l’attività di un partito, che com’è avvenuto a Napoli e a Caserta, si avvita su se stesso. Dopo il giusto ed opportuno commissariamento del partito in entrambe le province, sarebbe auspicabile riuscire a passare oltre e lasciare alle spalle quelle negatività che hanno permesso ai candidati di centro-destra di affermarsi nelle province di Caserta e Napoli e in Regione.

Quello che appare all’esterno è un partito diviso tra bande rivali, che tra l’altro usano le primarie per sferrarsi colpi bassi, in spregio a quello che dovrebbe essere il principio guida di un partito: l’UNITÀ! Le primarie, da mirabile strumento in grado di avvicinare i cittadini ai centri decisionali, non possono e non devono trasformarsi in mere lotte di potere, che lasciamo volentieri ai vari potentati del Pdl.

I commissariamenti perciò devono essere presi come delle opportunità per ricostruire, su basi diverse, un Partito Democratico campano che sia in grado di contenere le varie anime dei progressisti, promuovendo al contempo un ricambio dirigenziale non veicolato dall’alto o da gruppi che hanno già dato una cattiva immagine di sé.

Il Pd deve mostrare semplicemente la sua vera essenza: un partito che si riconosce non in una persona ma in una IDEA del Paese radicalmente diversa da quella di oggi. 

                           Gianni Criscione, PARTITO DEMOCRATICO VITULAZIO

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